Giro d’Italia 2024, Antonio Tiberi: “Le sensazioni sono buone, spero di continuare a sentirmi sempre meglio”

Antonio Tiberi guarda con ottimismo alle prossime due settimane del Giro d’Italia 2024. Leader unico della Bahrain – Victorious dopo la sfortunata caduta di Damiano Caruso, il giovane corridore italiano è stato protagonista delle ultime due tappe impegnative, chiuse in sesta e quarta posizione, permettendogli così di risalire fino alla sesta posizione in classifica generale, in piena lotta per la Maglia Bianca e con il podio che non appare una chimera, anche pensando che il ritardo accumulato al momento sui rivali diretti è dovuto alla sfortunata doppia foratura di Oropa.

“Sono stato molto sfortunato quel giorno – ricorda in conferenza stampa – Ma poi con la cronometro e a Prati di Tivo ho mostrato che la sensazioni sono buone. Il giro è lungo e voglio cercare di recuperare terreno […] Per adesso le sensazioni sono buone. La prima parte di Giro si è conclusa in modo positivo e in crescendo. Speriamo di continuare così e che le mie caratteristiche si confermino, potendomi sentire sempre meglio nei prossimi giorni. Se andrà avanti così posso cercare di arrivare ad ottenere il miglior risultato possibile a livello di classifica”.

Al suo “primo GT da capitano”, il classe 2001 sta mostrando un piglio importante e non nasconde la soddisfazione per il bilancio complessivo di questa prima lunga settimana della Corsa Rosa: “Sono felice di come sono andate e cose sinora e di come è stata affrontata la gara. Mi sento più preparato rispetto al passato e so reggere meglio i momenti cruciali durante la gara. Anche fisicamente mi sento più pronto e a livello più alto, quindi riesco a competere meglio per quello che è il mio obiettivo della classifica generale”.

Una netta differenza con quanto avvenuto in passato, in particolare con la Vuelta a España della passata stagione, poi chiusa in 18ª posizione, che aveva rappresentato il suo primo test: “Lo scorso anno alla Vuelta ho sofferto abbastanza per prendere il ritmo, ma ci arrivavo anche da un piccolo infortunio al tendine di Achille, quindi non avevo avuto una preparazione perfetta. Quest’anno invece è andato tutto liscio e sono arrivato al 100%. Questo sicuramente ha influito. Sono inoltre rimasto molto contento di essere stato subito molto competitivo. Questo è il mio primo GT da capitano ed è un po’ tutto nuovo per me. Le responsabilità, la concentrazione al massimo in ogni tappa.. Non ti puoi mai rilassare perché puoi incappare in qualche incidente o problema. Vedremo anche come risponderà il fisico a questo stress, ma per adesso sta andando bene”.

In particolare, molto positiva è stata la prestazione sulla salita di Prati di Tivo, dove ha provato più volte ad attaccare i rivali, venendo ripreso da Tadej Pogacar in persona. “È stata una situazione aprticolare, per come l’ho vista io  – racconta – Non avevo mai fatto quella salita in gara, solo in allenamento, quindi la conoscevo ma non troppo. Mi ha stupito che mi sentivo ancora molto bene, malgrado il ritmo che era stato fatto sino a quel momento. Nel finale mi aspettavo che Poagcar facesse il suo attacco. Quando ho visto che nessuno si muoveva mi sono detto che non volevo arrivare così all’arrivo e fare solo la volata. Allora ho cercato di smuovere la situazione per vedere come stavano gli avversari. Sapevo che per Tadej i miei attacchi non sarebbero stati un problema, ma volevo testare anche me stesso rispetto agli avversari diretti. È stata una bella sensazione avere la gamba per poter fare gli attacchi al Giro”.

Ora arrivano due settimane importanti, con tante tappe dure e una ripartenza subito impegnativa: “La seconda settimana mi ispira abbastanza anche perché si parte domani con una tappa subito importante in cui bisogna esser subito pronti. Si arriva dal giorno di riposo quindi il rischio è che il fisico si rilassi. Potresti aver recuperato bene ed essere al top oppure avere il motore freddo e non sei al 100%. Poi c’è la seconda crono a cui tengo tanto. L’ho provata e so che se starò bene posso guadagnare qualcosa sugli altri uomini di classifica. Nelle crono so di andare bene e ho notato quest’anno di essere migliorato ancora di più”.

 

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